Diario di Paolo
Domenica 10 Agosto 2003, ore 3.00 circa
E’ notte fonda, ed il peregrinare prosegue.
Idiomi ignoti, e accenti alieni raggiungono i nostri timpani ormai ad ogni sosta.
Anche la luna, arrossata nella timidezza del suo saluto, ci sta per abbandonare.
Ma noi avanziamo, sfidando le tenebre che ci avvolgono.
E mentre i pensieri vagano a sondare il buio, l’auto sfreccia e brucia le tappe che ci separano dalla nostra meta.
E’ la Croazia ad ospitare questi istanti, ma noi contiamo di abbandonarla presto, perché altro è il nostro obiettivo.
Gli stiamo andando incontro, così come sta facendo l’alba, che ci attende per dare nuova luce alla nostra strada.
Nel frattempo, proseguiamo in solitudine.
E’ notte fonda, ed il peregrinare prosegue.
Idiomi ignoti, e accenti alieni raggiungono i nostri timpani ormai ad ogni sosta.
Anche la luna, arrossata nella timidezza del suo saluto, ci sta per abbandonare.
Ma noi avanziamo, sfidando le tenebre che ci avvolgono.
E mentre i pensieri vagano a sondare il buio, l’auto sfreccia e brucia le tappe che ci separano dalla nostra meta.
E’ la Croazia ad ospitare questi istanti, ma noi contiamo di abbandonarla presto, perché altro è il nostro obiettivo.
Gli stiamo andando incontro, così come sta facendo l’alba, che ci attende per dare nuova luce alla nostra strada.
Nel frattempo, proseguiamo in solitudine.
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